Come scegliere le uova
Come avrete notato sulla confezione si trova, ovviamente oltre alla scadenza, la taglia dell’uovo che si definisce classificazione: XL, L, M, S che come le nostre taglie stabiliscono la loro dimensione. Inoltre troverete la categoria di qualità: A, B, C. Sul guscio dell’uovo invece c’è una serie di lettere e numeri che identificano la tipologia di allevamento e la tracciabilità del prodotto.
Partiamo dalla confezione: le taglie XL, L, M, S, significano Grandissime, Grandi, Medie e Piccole. La categoria si divide in A, B, C che significa uova fresche, uova di seconda qualità o conservate che sono quelle con qualche piccolo difetto e uova declassate destinate all’industria alimentare.
Arriviamo ora al guscio: il lungo codice alfanumerico che trovate inizia con un numero sempre compreso tra 0 e 3 e che identifica la tipologia di allevamento.
- 0 = biologico. Le galline devono disporre di ampi spazi e uno stagno. Il mangime deve essere assolutamente di origine biologica costituito da cereali e mais.
- 1 = all’aperto. Le galline hanno a disposizione uno spazio al chiuso e un’area di pascolo. Non vi sono vincoli per la tipologia di mangime, quindi possono essere alimentate anche con sostanze chimiche.
- 2 = a terra. Le galline sono tenute in grandi gabbie o capannone con una media di 7 ovaiole per metro quadro. Nutrite anche queste con sostanze chimiche.
- 3 = in gabbia. Questa tipologia è quella sicuramente più intensiva. Le galline vengono tenute in gabbia, circa 14 ovaiole per metro quadro e, si usa una luce artificiale per stimolare la deposizione delle uova.
A seguire, delle lettere che identificano lo stato di produzione dove IT sta per Italia. Di nuovo tre numeri che stanno ad indicare il codice ISTAT del comune dell’allevamento, due lettere per la provincia dell’allevamento e infine tre numeri che identificano il nome e il luogo dell’allevamento in cui la gallina ha deposto le uova.
Le uova vanno conservate in frigo per circa 28 giorni ma è consigliabile consumarle entro 15-20 giorni. Spesso capita di aver gettato la confezione di cartone e non sapere più da quanto tempo le abbiamo. Vi svelo 4 piccoli trucchi per riconoscere se sono ancora edibili o se meglio gettarle via.
Primo metodo: la prova del bicchiere con acqua e sale…quello più comune. Prendere un bicchiere, riempire con l’acqua, aggiungere una manciata di sale e immergere l’uovo. Se questo va sul fondo è freschissimo, se assume una posizione in diagonale toccando solo con la punta il fondo è da consumare immediatamente, magari per una frittata, se galleggia è decisamente da buttare.
Secondo metodo: rompere l’uovo e osservarlo. Se è perfettamente compatto quindi il tuorlo è a cupola e l’albume corposo è fresco. Al contrario se si presenta con il tuorlo piatto e l’albume acquoso si può ancora consumare ma nell’immediato. Se invece è presente un albume opaco e il tuorlo non è compatto va buttato subito.
Terzo metodo: scuotendo l’uovo. Se lo sentite muovere all’interno non è fresco. Deve risultare assolutamente compatto…senza nessun ticchettio.
Quarto metodo: osservare l’uovo contro luce. Se la camera d’aria all’interno risulta piccola, l’uovo è fresco, altrimenti se presenta una camera d’aria grande è da gettare.
Con queste informazioni potete scegliere la tipologia di uovo che più gradite e che è più indicata per le vostre preparazioni culinarie. Fate sempre attenzione alla loro freschezza perché si rischia di contrarre varie malattie. Avete un altro metodo per riconoscere la freschezza delle uova? Scrivetemi così da poter condividere con tutti i nostri consigli. Baci Georgiana